Come creare un blog: due principali opzioni
Creare un blog è un’esigenza comune a molte persone: sebbene oggi spopolino i social network e siti dedicati alla condivisione di video come YouTube, lo strumento del blog continua ad avere la sua utilità ed è perfetto per chi vuol produrre contenuti in modo testuale, ovvero scrivendo degli articoli.
Un blog può essere creato per semplice hobby, per dilettarsi nella scrittura, per esprimere pareri, allo stesso modo il blog sa essere assai prezioso per le aziende, per parlare dei propri prodotti e dei propri servizi, senza trascurare che se si riesce a realizzare un blog tematico particolarmente valido nei suoi contenuti è possibile garantirsi dei guadagni attraverso la pubblicità.
Due opzioni da scegliere considerando le proprie finalità
Tecnicamente, per realizzare un blog si possono distinguere due diverse opzioni: far riferimento ad appositi servizi online che consentono a chiunque di aprire un blog in maniera gratuita, oppure realizzare un sito più professionale seguendo procedure specifiche.
Scegliere l’una o l’altra possibilità dipende soprattutto dalle proprie finalità: se si vuol aprire un blog per semplice hobby la prima opzione menzionata va benissimo, se invece si tratta di un blog di un’azienda, o comunque se si vuol realizzare un blog di qualità, più professionale, l’ideale è realizzare un sito web in maniera canonica.
Ma quali sono i pro e i contro dell’una e dell’altra soluzione? Scopriamolo subito.
Utilizzare una piattaforma di blogging gratuita: pro e contro
Nel primo caso, la realizzazione del blog è completamente gratuita e bastano pochi click per avere il proprio sito a disposizione: queste piattaforme di blogging sono gratuitamente disponibili online e non è necessaria alcuna competenza tecnica per avviare il proprio sito.
Un primo, rilevante aspetto negativo di questa soluzione corrisponde al fatto che il dominio, ovvero il nome del sito web, risulterà decisamente poco piacevole: al termine del nome che viene scelto per il proprio sito, infatti, non si individuerà semplicemente un’estensione .it o .com, ma il nome del servizio di blogging scritto per intero.
Risulta evidente che un blog aziendale, o comunque un blog che vuol proporre contenuti di qualità, non si presenterebbe in maniera professionale con un dominio del genere, il problema non si pone se si vuol scrivere per mero diletto, magari condividendo gli articoli scritti sui propri profili social.
C’è anche un altro grosso limite correlato a questa soluzione, ovvero il fatto che i contenuti si indicizzano male tra i risultati di Google, dunque diviene davvero improbabile raggiungere un buon numero di visite.
Pro e contro di acquistare un dominio di proprietà
L’altra soluzione è quella classica e prevede quindi l’acquisto di un dominio e di un hosting da un sito web specializzato come Top Host e il ricorso a un CMS, quindi una piattaforma per la gestione dei contenuti.
Anche per quest’opzione non sono affatto necessarie conoscenze di programmazione o qualsiasi altro know-how tecnico, e i punti di forza della medesima sono davvero notevoli.
Anzitutto si può scegliere liberamente il dominio e il sito web si presenterà in modo professionale, concludendosi semplicemente con la sua estensione, come può ad esempio essere .com.
Siti web come questi si indicizzano molto meglio nei motori di ricerca, dunque possono ambire a ricevere delle visite ben più cospicue, inoltre con un dominio di proprietà è possibile scegliere la grafica, l’organizzazione del sito e tutte le varie impostazioni in modo totalmente libero, senza limitazioni e senza dover seguire schemi predefiniti.
L’unico aspetto negativo di questa soluzione è nel fatto che non è gratuita, ma in realtà i costi sono davvero esigui: per assicurarsi dominio e hosting sono sufficienti poche decine di euro all’anno e a fronte di questa spesa sarà possibile garantirsi dei grandi vantaggi.