Utilizzare Gmail come un hard disk virtuale con GMail Drive
Gmail, il servizio di posta elettronica reso disponibile da Google, mette a disposizione dei suoi utilizzatori ben 6 GB di spazio mediante cui archiviare le e-mail inviate, quelle ricevute e gli eventuali allegati ad esse annessi.
Qualora però venisse avvertita la necessità di avere a propria disposizione un hard disk virutale su cui archiviare i propri file ma nel caso in cui, allo stato attuale delle cose, non sia stata ancora impeigata alcuna risorsa di questo tipo una risorsa quale GMail Drive potrebbe rivelarsi davvero utilissima… a patto però che si abbia l’intenzione di sfruttare lo spazio reso disponibile mediante Gmail.
GMail Drive, infatti, altro non è che un’estensione di shell di Windows, completamente gratuita e perfettamente compatibile con tutti gli OS redmondiani, che, una volta in uso, consentirà di trasformare il proprio account Gmail in un hard disk virtuale in cui creare, copiare e cancellare file e cartelle e che risulterà poi accessibile direttamente da Windows Explorer, così come illustrato anche nello screenshot collocato ad inizio post.
Ogni qual volta verrà caricato un file sul proprio account di posta elettronica GMail Drive provvederà a generare automaticmaente un e-mail contenente tale file come allegato.
Configurare l’utilizzo di GMail Drive risulta abbastanza semplice poiché una volta scaricato tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che eseguire il file.
Verrà quindi creato automaticamente l’hard disk virtuale accessibile dalla sezione Computer di Windows Explorer.
Quando si tenta di accedere all’hard disk virtuale per la prima volta verrà richiesta l’immissione dei dati di login relativi all’account Gmail scelto (nel caso in cui il PC in uso non venga condiviso con altri utenti è consigliabile spuntare l’opzione Auto Login al fine di evitare l’immissione, volta dopo volta, delle proprie credenziali), così come illustrato anche nello screenshot illustrativo sovrastante.
A questo punto sarà quindi possibile accedere all’hard disk virtuale, aggiungervi file o, ancora, gestire gli elementi in esso archiviati.